Interpretazione del termine «impiego» e conseguenze per il tasso di cambio determinante

Numero del documento

CPSA 44/2015

Data di pubbli­cazione

27. Aprile 2015

Versione

11. Settembre 2024

Sintesi

Il termine «impiego» si riferisce all’impiego indicato nella notifica.

Nel determinare il tasso di cambio occorre riferirsi sempre all’impiego notificato, per il quale fa fede il tasso di cambio medio mensile pubblicato all’inizio dell’impiego, anche se tale impiego è parte di un mandato globale.

(Cfr. n. 3.11 della direttiva della SECO «Procedura da seguire per il confronto internazionale dei salari» del 22.04.2014)

Decisione

Il termine «impiego» si riferisce all’impiego indicato nella notifica.

A questo proposito si rileva che la durata dell’impiego può variare notevolmente a seconda del settore. Nei settori affini della costruzione sono frequenti impieghi di alcuni giorni, mentre nel settore dell’edilizia principale la durata di un impiego oscilla spesso da alcune settimane sino a tre mesi. L’impiego oggetto della direttiva della SECO si riferisce sempre alla durata definita nella notifica. Nel caso dei progetti di lunga durata, che nel settore dell’edilizia principale possono protrarsi per oltre un anno è necessario che l’impresa acquisitrice notifichi più volte i lavoratori distaccati.

Il confronto internazionale dei salari ha lo scopo di garantire ai lavoratori distaccati le stesse condizioni salariali e lavorative previste per i lavoratori nel paese di distacco. Il tasso di cambio da utilizzare è quello applicabile durante il periodo d’impiego effettivo.

Il n. 3.11 della direttiva della SECO «Procedura da seguire per il confronto internazionale dei salari» del 22.04.2014 recita: «Sul seguente sito dell’Amministrazione federale delle contribuzioni vengono mensilmente pubblicati i tassi medi di cambio: http://www.estv.admin.ch/d/mwst/dienstleistungen/kurse/index.htm

Fa fede il corso medio mensile pubblicato all’inizio dell’impiego. Esempio: se l’impiego inizia il 14 aprile 2014, verrà applicato il corso medio mensile pubblicato dall’AFC per il mese di aprile 2014 (la pubblicazione compare il 25 del mese precedente). Questa regola vale indipendentemente dalla durata dell’impiego».

Occorre infine tenere conto della realtà del settore dell’edilizia principale. Nel caso di appalti di lunga durata è maggiore il rischio di fluttuazione dei tassi di cambio. Questo aspetto va considerato nel caso dei contratti transfrontalieri. Il rischio legato al tasso di cambio non deve però incidere sul salario dei lavoratori distaccati, che hanno diritto al salario minimo applicabile nel paese di distacco al momento dell’esecuzione dei lavori. Questo vale anche in caso di interruzioni impreviste del lavoro che si protraggono per vari mesi. Le disposizioni della direttiva vanno dunque intese tenendo conto anche di questa realtà.

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CPSA 44/2015
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Il termine «impiego» si riferisce all’impiego indicato nella notifica. Nel determinare il tasso di cambio occorre riferirsi sempre all’impiego notificato, per il quale fa fede il tasso di cambio medio mensile pubblicato all’inizio dell’impiego, anche se tale impiego è parte di un mandato globale. (Cfr. n. 3.11 della direttiva della SECO «Procedura da seguire per il confronto internazionale dei salari» del 22.04.2014)